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COME PREPARARE UN ATTO CON I LINK AI DOCUMENTI PER IL RELATIVO DEPOSITO

È possibile depositare un atto con i link ai documenti. Si tratta di eseguire un procedimento semplice, che però richiede accuratezza.
Il procedimento è sicuro, perché, dopo avere effettuato il deposito secondo i passaggi sotto indicati, ne ho verificato personalmente l’esito dalla consolle di un magistrato, che gentilmente mi ha consentito di effettuare tale verifica.

1. Per prima cosa, nella cartella in cui inserisce l’atto, l'avvocato deve creare una cartella denominata ALL

2. Questa cartella conterrà in formato .pdf i documenti da depositare in allegato all’atto: documento1, documento2, documento3….

3. Quando nel corpo dell’atto si parla dei relativi allegati, si deve:
a) selezionare la parola in cui si parla dell’allegato



b) inserire il collegamento ipertestuale


4. Il collegamento ipertestuale deve essere inserito, cliccando su Documento e indicando il percorso del relativo allegato, mediante l’icona della cartella


5. Premendo Applica e Ok, si crea il collegamento ipertestuale


6. Per convertire il file testo in file pdf, usare la funzione Esporta nel formato PDF


7. Quando si utilizza il redattore, per creare la busta telematica da depositare, è necessario inserire gli allegati nel medesimo ordine in cui sono stati linkati nell’atto: documento1, documento2 ecc.

8. Ho potuto verificare che i documenti vengono aperti non solo quando si esegue la procedura sopra prescritta, nel qual caso il collegamento che appare è il seguente, in cui per l'appunto c'è il riferimento alla cartella ALL

9. bensì anche quando non è stata creata la cartella ALL, ma i documenti che vengono collegati sono situati all'interno della stessa cartella in cui è situato l'atto con i collegamenti, come appare nell'immagine che segue


10. Va detto che la consolle del magistrato, almeno fino all'aggiornamento software dell'anno 2021, quando importa il fascicolo, crea il tipo di struttura descritto, assegnando ad ogni cartella e file non i nomi originari, bensì dei numeri, e inserendo i file allegati in una cartella ALL, come appare dalle immagini del penultimo esempio sopra riportato. Si precisa che negli ultimi due esempi la cartella viene nominata con un numero, ma l'avvocato è libero di dare alla cartella, in cui inserisce l'atto e i documenti collegati, il nome che desidera.
Buon lavoro!

Napoli, 31 marzo 2023 - ultima modifica: 14 aprile 2023